I valori del (nostro) Coworking.

CowoMax-post-valori

[Dalla newsletter personale del nostro fondatore]

Se ripercorro col pensiero questi 16 anni di esperienza nel mondo del Coworking, sono tantissimi i momenti che mi sembrano significativi, ma ce n’è uno che forse risalta di più ai miei occhi.

Sono passati 13 anni da quel momento del 2011 in cui – a me che già da 3 anni facevo Coworking sia in prima persona a Milano, sia in molte zone d’Italia con la Rete – sembrò che il Coworking fosse diventato “molto diffuso”.

Mai mi sarei immaginato che, negli anni a seguire sarebbe letteralmente esploso, tanto da diventare quel che è oggi, un servizio conosciuto e sempre più diffuso, ovunque.

Dunque, dicevamo: nel 2011, vedendo che emergevano, dopo Rete Cowo® Coworking Network, altre iniziative, sia locali sia internazionali, mi sembro di cogliere una cosa:

questi “nuovi” soggetti arrivati sul mercato dopo di noi fanno Coworking in modo diverso da Cowo®

e mi chiesi

da cosa nasce questa sensazione? in cosa gli spazi di Rete Cowo® sono diversi?

Da queste riflessioni è nato un decalogo.

Spontaneamente, senza pensarci a lungo, semplicemente mettendo in fila i pensieri, rispondendo a quelle domande che da solo mi facevo… interrogandomi sull’identità del nostro progetto, sul DNA dei nostri spazi Coworking (del mio, innanzitutto).

Il Manifesto di Rete Cowo®: cos’è il Coworking per noi

Esatto: cos’è il Coworking per noi, perché – già nel 2011 – mi pareva di vedere che il Coworking poteva essere molte cose diverse (divenne poi, effettivamente, moltissime cose diverse, si pensi a WeWork, ai brand lanciati da IWG, agli spazi incorporati nei condomìni di nuova costruzione…).

Alla sera, dopo le mie giornate di Coworking, mi dedicai a scrivere 10 punti.

10 frasi che riflettessero la realtà delle mie esperienze di Coworking, sia in via Ventura 3 a Milano, sia in giro per l’Italia, da cui i miei affiliati mi raccontavano le loro esperienze.

Così è nato il nostro Manifesto.

Oggi, 2024, mi piace dire che nei nostri valori, nel nostro modo di fare Coworking nulla è cambiato.

Siamo ancora quelli che vedono il Coworking come una forma di relazione, innanzitutto, un tipo di attività economica dove le strategie nascono dalla massimizzazione del networking e non del profitto (cosa che si rivela, guarda un po’, piuttosto profittevole).

Ma andiamo con ordine, e cominciamo dal punto 1.

1. Il Coworking, senza le persone, è solo una parola

Ecco dove comincia il Coworking: con la gente che lo frequenta.

Il Coworking, secondo noi di Rete Cowo®, non è nient’altro che le persone che lo frequentano.

Vale a livello di community, ma anche a livello di qualità dell’ambiente, di atmosfera.

Se chi lo gestisce non ha un approccio aperto e collaborativo, saranno così anche le persone che lo frequentano.

Diversamente da un autobus, che ti porta comunque dove deve indipendentemente dalle persone a bordo, un Coworking può farti crescere come professionista e come persona solo se le persone che ti fa incontrare sono sintonizzate sulla relazione.

Il che ci porta al punto 2.

2. Rendiamo il lavoro un’esperienza migliore, grazie alla condivisione quotidiana di spazi e conoscenze

Andare in un (buon) Coworking migliora il tuo lavoro. Per molti motivi.

Perché ti mette a contatto con professionalità diverse.

Perché ti offre la possibilità di confrontarti con altri che non hanno nulla a che vedere con il tuo lavoro, i tuoi clienti, le tue abitudini, i tuoi problemi ecc

Perché ti offre momenti di scambio informale.

Perché ti permette di allargare i tuoi contatti professionali.

Perché può offrirti opportunità lavorative.

(Devo andare avanti?)

3. I coworker non sono clienti. Sono professionisti che lavorano con te

Questo è un punto centrale.

Se fai Coworking e non capisci questo, temo tu faccia un lavoro diverso, compromettendo il successo del tuo spazio .

Guardiamo la cosa dal punto di vista di chi utilizza i nostri spazi.

Queste persone – ma anche queste aziende – non cercano banalmente una scrivania o un ufficio: questo è l’approccio di chi cerca un servizio banale, una commodity.

Questi soggetti sono interessati a una situazione molto ricca e articolata, un mix di fattori che includono principalmente:

  • rapporto costo/beneficio
  • flessibilità
  • networking
  • opportunità

In almeno 3 di questi 4 fattori, che ho elencato d’acchito, l’approccio di chi gestisce viene chiamato in causa, e si deve dimostrare all’altezza di una relazione.

Non si tratta di vendere un servizio, ma di interpretare un bisogno, un bisogno che – ovviamente – è diverso da caso a caso.

Capire questo significa capire come far crescere un’attività di Coworking, attraverso un servizio di qualità, in sintonia con i bisogni delle persone.

Attenzione: non sto dicendo che chi gestisce un Coworking deve sempre dire sì a tutto… ( sarebbe facile).

Sto dicendo che chi offre servizi di Coworking deve essere così bravə da inserire nei servizi, nei listini prezzi, nelle proposte commerciali una quota di sensibilità e attenzione che renda il Coworking qualcosa di speciale.

In una parola: occorre saper proporre qualcosa di valore, oltre al servizio: il servizio è qualcosa che si trova facilmente, il valore no.

Altrimenti ti ritrovi con dei “banali” clienti che oggi scelgono te e domani andranno altrove.

4. Facciamo parte di una community allargata, e dialoghiamo

L’idea alla base di Rete Cowo® è semplice: se siamo in tanti a fare buon Coworking, diventiamo importanti.

Questo ho pensato nel 2008, quando ho creato la Rete.

Questo penso oggi, 2024, con gli spazi di Rete Cowo® diffusi in tutta Italia.

Abbiamo lavorato così: diffondendo in maniera aperta e trasparente le buone pratiche che, insieme ai primi pionieri (lo spazio COWO® Coworking Milano Lambrate da me fondato e tuttora gestito è stato il primo Coworking italiano) imparavamo giorno dopo giorno, confrontandoci con i coworker della prima ora.

E così siamo andati avanti, e continuiamo.

Quello che ci hanno insegnato e ci insegnano i consulenti legali, fiscali, di comunicazione ecc è stato da noi sempre reso pubblico, sia attraverso numerosi eventi in presenza, sia tramite i canali blog e social, dove tutto il nostro “sapere” sul buon Coworking è regolarmente pubblicato.

Il fatto di essere una Rete, inoltre, consente un fatto importantissimo: ognuno di noi – e siamo tanti – impara da tutti gli altri.

Quando accade un problema, una situazione nuova, un imprevisto a uno qualsiasi degli spazi Cowo® in Italia, succedono due cose:

a) il problema viene affrontato non da un singolo spazio, ma dal know-how acccumulato da decine e decine di Coworking in tutta Italia, in 16 anni di presenza sul mercato

b) quella soluzione diventa istantaneamente parte della cultura aziendale del Network Cowo®, e come tale patrimonio di ogni spazio della Rete, presente e futuro

Come si vede, essere una community con solide basi ha i suoi vantaggi 🙂

5. Nel nostro modello, la relazione viene prima del business

Quando ho fondato Cowo®, quello che mi interessava non era il profitto econommico.

Era il profitto economico attraverso la relazione.

In altre parole, immaginavo un tipo di lavoro dove la bussola della relazione ti portava al profitto economico.

Nel viaggio di questo lavoro, il mio “Nord” è sempre stato la relazione: nel seguirlo, ho fatto in modo di trovare anche il profitto.

Non sono un benefattore né un figlio di papà, e tantomeno uno startupper con finanziatori alla spalle: la visione di Coworking che porto avanti è molto concreta.

Ma anche molto avanzata: osa infatti mettere in discussione la pulsione compulsiva di ogni attività economica per il profitto in sè e per sè.

È bello, oggi, verificare come la convinzione che si possa “fare business” con logiche diverse dall’esasperazione ossessiva del profitto continui a portare risultati economici ai gestori di spazi Cowo® in tutta Italia.

Visto lo sviluppo del Network, forse non stato un pazzo a scrivere il punto 5 del nostro Manifesto!

6. I nostri skill professionali sono costantemente migliorati dalla community

Ognuno di noi che lavoriamo in Coworking lo sa (a patto che il Coworking sia di quelli buoni): la convivenza professionale porta sempre, prima o poi, a una crescita professionale reciproca.

In tanti modi: può essere un confronto informale ogni tanto, come può essere un progetto portato avanti insieme, con un team che non avresti incontrato al di fuori dello spazio Coworking.

Può essere una nuova azienda che fai nascere con unə coworker.

Può essere un’occasione di formazione.

Può essere un incontro davanti a un caffè.

Tutto può essere, in un (buon) Coworking!

7. Non crediamo nella competizione, e questo ci rende estremamente competitivi

La competizione, un po’ come il profitto economico, è secondo noi un concetto sopravvalutato e applicato in modo sbagliato.

La vita professionale in un Coworking lo insegna: le opportunità che vengono date dalla compresenza in una data situazione sono di gran lunga superiori alle minacce.

Detto diversamente: lavorare insieme è molto più vantaggioso per tutti che lavorare ognuno per sè.

Questo non significa né “condividere i clienti” né tantomeno fraintendere le logiche di mercato.

Significa semplicemente che chi è più intelligente cerca la collaborazione.

(E di solito chi è più intelligente lavora meglio, il che lascia spazio alla selezione naturale).

8. Il Coworking gode della migliore strategia di marketing che si possa immaginare: la felicità

Il mio background professionale è la pubblicità: ho lavorato molti anni in proprio e – prima – molti anni in agenzie top ten internazionali.

Quelle conoscenze mi accompagnano, e – insieme al team di consulenti e collaboratori/collaboratrici di Rete Cowo® – sono oggetto di costante evoluzione.

Ciò detto, c’è una forma di pubblicità che è impossibile battere: il parere di chi stimiamo.

I guru lo chiamano “social proof”, la gente normale “passaparola”, ma ci siamo capiti.

Il Coworking, per sua natura, porta la strategia del passaparola un po’ più in alto, a livello di una contagiosa felicità personale: la felicità di chi scopre che il lavoro può essere migliorato dal luogo dove lo svolgi, dalle persone che hai intorno mentre lo svolgi, da una impostazione che non ti costringe a costi insostenibili e legami vincolanti

Mettere in leva questa energia positiva in forme di comunicazione efficaci è parte del lavoro di Cowo® Manager (e di Rete Cowo®, naturalmente).

9. Il Coworking è sempre l’inizio di qualcosa

Scrivo queste righe da una scrivania del mio Coworking, una piccola realtà nel quartiere Lambrate di Milano.

Un luogo che potrebbe essere benissimo la sede di una piccola società, per dire.

Ebbene, da quando esiste il Coworking, sono innumerevoli le storie, personali e professionali che ho visto nascere.

Situazioni di tipo anche molto diverso, ma sempre generative, sempre portatrici di un elemento di novità nelle vite e nel lavoro di persone e aziende.

Il tal senso il Coworking, se fatto bene, è una fantastica piattaforma di novità, e non potrebbe essere diverso, dato che le persone e le imprese che lo frequentano:

  • sono sempre diverse
  • sono orientate al networking
  • sono caratterizzate da curiosità e approccio smart

è ovvio che sta a chi gestisce fare in modo che tutto questo ben di dio porti a risultati in termini di relazioni e di progetti.

Credetemi però: la macchinetta del caffè fa miracoli, se intorno c’è qualcuno capace di comprendere e mettere in atto le giuste dinamiche!

10. “Coworking is a labour of love” (Tara Hunt)

Questo è un omaggio alle origini del Coworking, perché siamo convinti che solo conoscendo da dove veniamo possiamo crescere nel modo giusto…

Tara Hunt, che disse questa meravigliosa frase, fondò nel 2005 il Coworking “Citizen Space” insieme a Chris Messina.

Loro, con Brad Neuburg, sono i nostri founding fathers.

Giusto per ricordarci di essere umili, e grati a chi ha messo le basi del nostro lavoro.

(Ho parlato qui dell’importanza di “voler bene” al Coworking, mentre nel mio libro ho dedicato un intero capitolo ai primi Coworking americani, riportando la trascrizione completa in italiano del video virale che lo lanciò).

Alla prossima newsletter, e grazie di avermi letto.

Buon Coworking e buona fortuna 🍀

Max

👇

CowoMax, la newsletter di Massimo Carraro, fondatore di Rete Cowo®, viene pubblicata un paio di volte al mese su LinkedIn: iscriviti qui.

CowoMax la newsletter sul Coworking di Massimo Carraro

Nascondi pre: