torino coworking center chiara roci

Volete sapere come si gestiscono 1.400 mq di Coworking con il sorriso? Ve lo dice Chiara Roci di Torino Coworking Center.

Chiara Roci

Torino Coworking Center (TCC) è un nome ormai consolidato nella scena del Coworking torinese, diventando in pochi anni un punto di riferimento essenziale per professionisti e aziende.

Fondato nel 2019, questo spazio ha visto una rapida crescita, passando dai 400 mq iniziali a una struttura imponente di 1.400 mq distribuiti su tre piani.

Qui si lavora molto bene, immersi in un’atmosfera professionale, tranquilla ed elegante.

Dietro questo successo c’è Chiara Roci, la Cowo Manager di Torino Coworking Center, che con determinazione e visione ha fatto nascere ed evolvere trasformato il TCC in un hub polifunzionale in cui convivono diverse attività, tutte legate da un comune denominatore: la voglia di innovare e collaborare.

Qualcosa di cui andare molto orgogliosi, giustamente!

In questa intervista, Chiara ci racconta come è riuscita a gestire e far crescere uno dei Coworking più estesi e dinamici della città, nonostante le sfide imposte dalle continue evoluzioni del mercato… sempre con il sorriso. Grazie!

Cowo: Chiara, buongiorno! Partiamo da questi 1.400 mq: dove sono, che storia hanno.

Chiara Roci: Buongiorno Rete Cowo!

Sì, noi ci troviamo in un palazzo storico costruito a fine ‘800 nella zona est di Torino, a poche fermate di tram da Porta Nuova, e comodamente raggiungibile da Corso Giulio Cesare e dalle autostrade verso Milano.

L’immobile, sotto quella sua apparenza un po’ sorniona di “palazzo bene”, negli anni ha subito diversi ampliamenti e nasconde molte anime…

Ha sempre ospitato aziende di diversi settori, da tipografie a sartorie ad aziende farmaceutiche ed a palestre, ma ha anche un passato di rifugio antiaereo!

Ad oggi le sue mura accolgono un tour operator, un’agenzia formativa e noi TCC, insieme ai nostri coworker.

Cowo: Ed ora la storia più recente, quella del tuo Coworking, che hai voluto chiamare Torino Coworking Center.

Chiara Roci: Siamo partiti con una parte dello stabile, esattamente 4 anni fa, allestendo un piano del palazzo: 400 mq in cui abbiamo costruito alcuni piccoli uffici, sale riunioni, alcune postazioni in open space ed una sala conferenze.

Oggi, a distanza di 4 anni, abbiamo servizi distribuiti su 3 piani e 1.400 mq, e siamo in grado di offrire dalla singola scrivania in open space all’intera sede aziendale di ben 50 posti e sale riunioni con diverse capienze.

La scelta del nome è legata alla volontà di voler creare una sigla facile da ricordare “TCC” e spiega il nostro obiettivo: diventare un centro coworking di riferimento per le aziende non offrendo solo uno spazio di lavoro, ma anche diversi servizi complementari e utili all’attività di un’azienda.

Cowo: Parlando di servizi, qual è l’offerta del tuo Cowo?
Come avete interpretato gli ampi spazi a disposizione?

Chiara Roci: Non è stato semplice interfacciarsi con la richiesta del mercato, che nel Coworking è caratterizzata da un’evoluzione continua, se poi considerate che nei nostri 4 anni di attività, 2 sono stati di pandemia, potete immaginare la nostra fatica!

Ma devo dire che un’attenta valutazione del quotidiano – anche da parte del mio staff, sempre sul pezzo – unita a una certa visione che la mia famiglia da sempre ha nel dialogare con il mercato, ci hanno portato a scelte che sono da un lato sostenibili, quindi con il giusto rapporto costo/beneficio, e dall’altro ben articolate.

E non solo a livello di spazi, ma anche di offerta in termini temporali: siamo in grado di soddisfare anche il breve e il brevissimo termine, fino a un minimo di un’ora!

Inoltre, gli ampi spazi ci permettono di poter creare preventivi ad hoc in base alla richiesta del cliente e non stiamo mai fermi!

Proprio in questo periodo stiamo ristrutturando un’area che diventerà una sala riunioni per 70-80 persone.

Abbiamo infine deciso di caratterizzare i nostri spazi con 3 colori: rosso, grigio e bianco per dare ai nostri ambienti di lavoro vivacità ed al contempo tranquillità ed eleganza, elementi che ci contraddistinguono.

Cowo: Parliamo di riscontri dal mercato: a livello di utilizzatori, coinvolgete maggiormente singoli professionisti o team aziendali?

Chiara Roci: Qui al Torino Coworking Center la Community è eterogenea.

Da subito abbiamo incontrato il coinvolgimento di singoli professionisti e di start-up, senza trascurare alcune aziende di piccole e medie dimensioni presenti sul mercato da tempo, magari alle prese con ristrutturazioni e riorganizzazioni aziendali (ancora una volta, la pandemia ha rivoluzionato l’approccio di molti).

Perciò non c’è una prevalenza di un tipo di utilizzatore piuttosto che di un altro: gli utenti del TCC sono decisamente eterogenei.

Se c’è una tendenza, mi pare di osservare aziende sempre più grandi interessate al Coworking, e per questo motivo abbiamo creato un’area da 50 posti che in 2 mesi possiamo personalizzare in base alla richiesta del cliente.

Idem per quanto riguarda i settori di attività: dai creativi agli ingegneri, passando per consulenza, informatica, edilizia, fintech… non manca proprio nulla direi!

Cowo: Invece come proposta di servizi, quali sono i più richiesti?

Chiara Roci: Anche sotto questo punto di vista, direi che non vi sono servizi più o meno richiesti.

Spesso capita che in alcuni mesi abbiamo tantissime richieste per uffici grandi ed in altri mesi richiedano solo uffici singoli.

Noi cerchiamo sempre di venire incontro alle richieste con la nostra ampia varietà di proposte.

Quello che notiamo è che maggiori sono le dimensioni del servizio, più lunghi i tempi di permanenza, questo sì.

Però vi sono eccezioni: il singolo coworker, alla sua scrivania, presente da lungo tempo…

Un buon segnale anche questo, a mio parere: segno che il servizio è gradito, ed apprezzato nel tempo.

Cerchiamo sempre di migliorare il nostro servizio, cercando di “coccolare” e far interagire i nostri clienti tra di loro per farli sentire di far parte di una grande community.

Per noi il TCC non è solo un posto di lavoro ma anche un luogo da cui possono nascere opportunità di business.

Cowo: Uno spazio così generoso richiede certamente un discreto impegno a livello di gestione: come siete organizzati in tal senso?

Chiara Roci: Posso contare sulla collaborazione di persone valide, con noi dall’inizio dell’attività e che quindi sono cresciute con il Coworking.

Io stessa, in prima linea su tutto, ho imparato molto in questi 4 anni… il Coworking non sta mai fermo, ci vuole un certo dinamismo per poterlo seguire!

Al momento siamo in 3 persone a gestire, affiancate da un manutentore più il personale per le pulizie, e ci dividiamo turni di lavoro e task, secondo le competenze di ognuno.

Cowo: Lavorando al TCC si percepisce una sensazione di quiete operosa, come fate a tenere sotto controllo il rumore? Insonorizzazione o…?

Chiara Roci: Mi fa piacere questa domanda!

Perché l’investimento per insonorizzare gli uffici non è stato da poco, e se si nota… l’assenza di rumore, beh, significa che ha avuto un senso!

Le parti al piano terra che abbiamo ristrutturato nell’ultimo anno infatti, godono di insonorizzazione ad alti livelli: abbiamo pensato che la privacy è sempre piu importante, e secondo noi, nei Coworking, a volte è trascurata.

Cowo: Hai notato delle evoluzioni nei 4 anni di attività di TCC? In questi comprendiamo anche lo “strano” periodo della pandemia, ovviamente.

Chiara Roci: In questi quattrro anni, non c’è stata una settimana in cui non abbiamo notato evoluzioni… o almeno così ci è sembrato.

Devo dire che spesso e volentieri le nuove richieste ci hanno fatto riflettere sulla tipologia dei servizi offerti, o magari delle tariffe, o altri aspetti.

La pandemia – è innegabile – ci ha messi a dura prova, ma in un certo senso è stato anche uno “stress test”: una volta superati quei periodi, ci siamo sentiti più forti.

Sicuramente ora che non ci sono più particolari restrizioni, organizzare meeting con anche la possibilità di aggiungere una pausa caffè o un light lunch, è più stimolante e divertente.

Cowo: Dopo 4 anni di lavoro ritieni il Coworking definitivamente lanciato, o ritieni che – come dice qualcuno – un Coworking è sempre una startup?

Chiara Roci: Sono d’accordo con quel qualcuno: siamo sempre una startup!

Ciò detto, oggi siamo molto più esperti e credo anche più bravi a soddisfare le esigenze dei nostri interlocutori, che – lo ricordo – sono sempre più diversificate.

Andiamo dalla conferenza, al rinfresco con catering, alla sede aziendale, agli uffici per le videochiamate, alle tradizionali scrivanie e uffici…

Cowo: Infine una domanda personale.
Sappiamo per esperienza che il lavoro del Coworking, oltre ad essere molto smart per chi lo utilizza, spesso fa crescere anche chi lo gestisce.
Ritieni che l’esperienza del Coworking ti abbia cambiato in qualche modo, a livello professionale o umano?

Chiara Roci: Credo di essere cambiata, spero in meglio, grazie a questo continuo confronto, sia con chi si avvicina allo spazio e mi stimola a comprendere sempre meglio le esigenze, spesso nuove, dei miei interlocutori, sia vivendo quotidianamente la dimensione di community dello spazio.

Quest’anno vorrei incentivare i nostri coworker a staccarsi dalla loro scrivania e “guardare” la postazione del vicino per dare vita a nuove sinergie e magari anche nuovi progetti all’interno dei nostri spazi.

Per me gestire un Coworking significa anche entrare in contatto con persone che entrano a far parte del tuo quotidiano e in un certo senso ti affiancano in quello che è un viaggio sì professionale, ma anche umano.

Conclusione

Chiara Roci, con la sua esperienza e dedizione, ha dimostrato che il successo nel mondo del Coworking non è solo questione di spazio o servizi, ma soprattutto di visione e capacità di adattamento.

Il percorso del Torino Coworking Center, da un progetto iniziale a uno dei più grandi e diversificati spazi di Coworking della città, è una chiara testimonianza di come l’attenzione al dettaglio e la capacità di ascoltare le esigenze delle persone possano portare a risultati straordinari.

Chiara non solo ha saputo far crescere il TCC, ma ha anche trasformato questa esperienza in un viaggio personale e professionale che continua a evolversi, mostrando come il Coworking possa essere molto più di un semplice luogo di lavoro: un vero e proprio ecosistema in cui nascono nuove idee e collaborazioni.

Torino Coworking Center

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