Fare Coworking in Italia nel 2022 è qualcosa di innovativo, anche se – giustamente – tra l’attività va diffondendosi sempre più.
Fare Coworking in Italia nel 2010 era qualcosa che andava oltre l’innovazione, che chiamava in causa direttamente una certa capacità di visione.
Tra coloro – eravamo pochissimi! – attivi al tempo vi erano Laura Sordelli e Loan Truong, con il Coworking Milano Duomo.
Per la verità, il loro spazio Coworking si trovava al tempo in un altro punto del centro di Milano (la zona Cadorna), ma venne poi il giorno in cui il Cowo® trovò la sua attuale sede, proprio a due minuti dalla centralissima Piazza Duomo.
L’anniversario dei 12 anni ci dà l’occasione di intervistare Laura e Loan su questa esperienza, più unica che rara, di… long-time Coworking!
1.
Rete Cowo: Laura, Loan, come ci si sente, con 12 anni di Coworking sulle spalle?
Coworking Milano Duomo: Ci sentiamo più consapevoli e più in grado di dare un buon servizio.
Il Coworking cambia sempre, anche in relazione alle persone che frequentano la nostra community, ovviamente, quindi non si smette mai di imparare.
Però rispetto a 12 anni fa, abbiamo più esperienza, questo è certo.
2.
Rete Cowo: In cosa è cambiata questa attività, per voi, dal 2010 ad oggi?
Coworking Milano Duomo: Per noi c’è stato un grosso cambiamento quando siamo venuti nell’attuale sede di Piazza San Sepolcro.
La vicinanza con Piazza Duomo ha fatto sì che aumentassero i coworker “a giornata”, spesso turisti.
In generale, comunque, abbiamo anche visto un costante incremento delle richieste, di pari passo con il diffondersi di questa modalità di lavoro negli anni.
Ultimamente poi, sono aumentate le richieste di aziende strutturate che cercano una sede di lavoro in luogo prestigioso, il che ovviamente – essendo noi in pieno centro a Milano – ci fa molto gioco!
3.
Rete Cowo: Che ne pensate dell’ecosistema Coworking, oggi, con moltissimi soggetti attivi un po’ dappertutto, e in particolare nel centro di Milano?
Coworking Milano Duomo: È vero, si vedono sempre più spazi di Coworking…
Da un lato pensiamo che questo sia naturale, come si diceva il Coworking è sempre più diffuso.
Dall’altro ci pare di notare una certa “improvvisazione” da parte di molti, che iniziano a fare Coworking in maniera un po’ estemporanea, senza la capacità di offrire un buon servizio.
Lo sappiamo anche dalle persone che poi si spostano da noi e ci raccontano di essere state deluse.
4.
Rete Cowo: Nel centro di Milano, come in tutte le maggiori città, c’è anche la presenza sul mercato di grossi brand multinazionali, tutti arrivati dopo di voi, ma con forti risorse pubblicitarie. Percepite la loro presenza?
Coworking Milano Duomo: Ne percepiamo la presenza, ma non ci sentiamo in concorrenza, per la verità.
Intanto i grossi brand propongono prezzi… altrettanto “grossi” venendo meno a quella parte importante del concetto di Coworking che è – secondo noi – la sua sostenibilità.
Pensiamo che un’attività quale il Coworking abbia nel suo DNA una componente di considerazione ed empatia con gli utilizzatori, aspetto che ovviamente riguarda le condizioni commerciali, così come la vita quotidiana.
E su questo fronte sappiamo per esperienza che lavorare da noi è molto più piacevole che presso i grandi brand degli uffici flessibili intorno a noi!
5.
Rete Cowo: Chi sono stati, nel tempo, gli utilizzatori dei vostri spazi?
Coworking Milano Duomo: Abbiamo avuto tantissime tipologie diverse, sia di professionisti, sia di aziende.
Forse faremmo prima a dire quali tipologie di utilizzatori non abbiamo avuto!
Comunque sia, nelle nostre scrivanie hanno lavorato start-up, aziende consolidate, professionisti di ogni tipo e livello.
La maggior parte dei soggetti attivi nel terziario avanzato, ma anche ditte commerciali.
6.
Rete Cowo: La vostra attività preminente non è il Coworking ma lo studio amministrativo-fiscale. In che modo il vostro “vero lavoro” si è interfacciato con il Coworking?
Coworking Milano Duomo: In un modo molto positivo e reciprocamente vantaggioso.
Abbiamo infatti sviluppato – anche a livello di comunicazione e marketing – un approccio che “unisce i puntini” tra i due nostri target di riferimento: i clienti del nostro studio e coloro che hanno bisogno di servizi di Coworking.
In altre parole, grazie a una strategia ben impostata e soprattutto portata avanti con coerenza negli anni, siamo riusciti in molti casi a “incrociare” i nostri due target, trovando clienti per lo studio attraverso il Coworking, e coinvolgendo nella Coworking community aziende e professionisti che ci conoscono per l’attività di gestione amministrativa e fiscale.
7.
Rete Cowo: In cosa consiste questa strategia?
Coworking Milano Duomo: Fondamentalmente, d’accordo con Rete Cowo®, abbiamo impostato ogni comunicazione fin dall’inizio su un doppio registro, sfruttando i punti di contatto tra la strategia per il Coworking e quella per lo studio amministrativo-fiscale.
Ad esempio, il nostro sito CowoCheConta rispecchia fin dal nome la nostra duplice attività… e soprattutto nel piano editoriale portiamo avanti regolarmente contenuti di interesse per entrambi i target group.
Non dimentichiamo infatti che chi utilizza il Coworking ha sempre e comunque bisogno anche di assistenza in campo amministrativo!
8.
Rete Cowo: È questo il motivo per cui vi chiamate “CowoCheConta”?
Coworking Milano Duomo: Esatto! Abbiamo infatti trovato una sintesi secondo noi efficace del fatto che “siamo un Coworking” ma sappiamo anche “fare i conti”.
E poi c’è un piccolo gioco anche sul fatto che… non siamo uno spazio qualsiasi, ma uno che conta, appunto!
Una piccola auto-ironia, che sfrutta anche la notorietà del brand Cowo®, di cui utilizziamo la citazione su licenza.
9.
Rete Cowo: Parliamo di pandemia. Sono in molti a ritenere il periodo pandemico critico per i Coworking, anche se per quanto ci riguarda, come Network, non ne abbiamo sofferto in modo particolare. Qual è la vostra esperienza in merito?
Coworking Milano Duomo: Certo la pandemia ha creato problemi, ma i problemi del Coworking sono stati relativamente inferiori e forse nemmeno tali, se rapportati a quello che è accaduto alla sfera economico-professionale in cui tutti ci muoviamo.
Per contro, ora che forse ci avviamo verso il termine di questo difficile periodo, ci sembra di poter dire che le richieste di servizi di Coworking siano in realtà aumentate.
Vi sono infatti molte persone che, in conseguenza delle mutate abitudini organizzative delle aziende, si ritrovano a lavorare da casa, e sappiamo tutti come questo non sia sostenibile, al di là di un periodo iniziale.
10.
Rete Cowo: Quali sono i servizi che vi vengono richiesti maggiormente?
Coworking Milano Duomo: Il nostro Coworking è scelto per le sua scrivanie, decisamente valide sotto ogni punto di vista, non ultimo il rapporto qualità/prezzo, ma anche la sala riunioni/aula corsi ci viene richiesta con sempre maggiore frequenza,
Citazione a parte merita poi il servizio di Sede Legale, che offriamo da molti anni, con un approccio di qualità apprezzatissimo dai nostri clienti, (coworker compresi!), da parte di molti, in tutta Italia.
11.
Rete Cowo: Quale sarà la prossima sfida per il Coworking, secondo voi?
Coworking Milano Duomo: Diventare la norma, non essere più l’eccezione.
Avendo iniziato quando in Italia il Coworking lo facevano in 8-10, di cui quasi tutti in Rete Cowo®, abbiamo esperienza del Coworking vissuto come “alternativa originale” o “scelta di pochi”.
Pensiamo che, vista l’evoluzione del mondo del lavoro in direzione di una sempre maggior flessibilità organizzativa, la soluzione offerta da un buon Coworking sia destinata a diventare “scelta standard”.
12.
Rete Cowo: Avete menzionato il “buon Coworking”.. che cosa significa per voi “buon Coworking”?
Coworking Milano Duomo: Che domande… un coworking del Network Cowo®!
A parte la battuta, il buon Coworking per noi è quello dove entri volentieri la mattina, dove la giornata ti viene in qualche modo facilitata, e da cui esci la sera con la sensazione che il posto, l’ambiente, le persone, abbiano fatto una differenza, anche piccola.
Per noi è questo, il “buon Coworking”.