E’ da un po’ che non parliamo del nostro Osservatorio, ma è la calma che precede la tempesta…
I lavori della prima ricerca – dedicata alle figure dei Cowo Manager, coloro che hanno aperto le porte dei loro studi, uffici, aziende per attivare una situazione di coworking all’interno della propria attività – è nelle fasi finali.
In attesa di potervi presentare questo primo risultato del nostro Osservatorio Permanente, abbiamo fatto qualche domanda alla prof. Ivana Pais, direttore scientifico dell’iniziativa.
Cowo – A che punto è la prima ricerca dell’osservatorio permanente sul coworking di Cowo?
Ivana Pais – Siamo quasi pronti: dopo le interviste a un centinaio di Cowo Manager, abbiamo lavorato questo materiale in modo da trarne uno studio completo, tramite un’analisi approfondita di quanto è emerso… che non è stato sempre come ci aspettavamo.
Cowo – Sappiamo che una parte importante del lavoro è il sentire dalla viva voce dei Cowo Manager, ciò che loro pensano del coworking, quale idea se ne sono fatti nel corso degli anni di lavoro in questa attività.
A livello umano, che segnali danno queste persone?
Ivana Pais – Le interviste raccontano un’Italia diversa da quella a cui siamo abituati e forse rassegnati.
Sono storie di persone che, a volte proprio in un momento di difficoltà lavorativa, decidono di investire in un nuovo progetto.
I Cowo Manager, prima di essere imprenditori, sono coworker, con percorsi professionali che hanno tratto nuovi stimoli dal confronto con altri professionisti.
Cowo – La diversità degli spazi Cowo è da sempre una caratteristica del progetto.
Questo studio è anche un tentativo di capire cosa hanno in comune realtà così diverse: hai già qualche elemento di riflessione da darci?
Ivana Pais – Gli spazi sono molto diversi, per metrature, numero postazioni, collocazione territoriale e per le specificità professionali dei coworker…
Ma lo “spirito” che li anima è lo stesso: l’apertura, il desiderio di confronto e contaminazione, di mettersi in gioco in forme nuove.
Per gli intervistati, il coworking non è un business, è un modo di lavorare che può generare progetti professionali e imprenditoriali.
I Cowo Manager dimostrano gradi diversi di intenzionalità progettuale ma l’obiettivo è comune.
Cowo – Da un punto di vista della metodologia, come procede il team di lavoro dell’osservatorio?
Ivana Pais – Le interviste sono condotte da Grazia Virgintino e Andrea Fusco via Skype.
Abbiamo costruito una traccia di intervista semi-strutturata ma la seguiamo solo dopo aver lasciato all’intervistato la possibilità di raccontarsi liberamente.
In questo modo abbiamo fatto emergere temi e priorità che come osservatori esterni non avevamo previsto.
Cowo – Da quando Cowo è nato, nel 2008, ad oggi, il coworking è passato dall’essere una specie di UFO (oggetto volante non identificato) a protagonista dei talk show televisivi.
Tu che vivi il fenomeno dal di dentro, e che “hai il polso” degli spazi di Coworking Cowo e non solo, cosa ci puoi dire di questa evoluzione?
Ivana Pais – Io non critico la “moda” coworking: è l’unico modo per farlo conoscere e sperimentare anche da chi svolge professioni tradizionali.
Se il termine viene usato in modo inappropriato bisogna correggere il tiro, senza fermare la divulgazione.
Ringraziamo Ivana e, mentre vi invitiamo a rimanere connessi per gli aggiornamenti sulla prima ricerca dell’Osservatorio, ne ripubblichiamo la presentazione qui sotto.