[Dal Cowo Manifesto] Punto n. 5: Nel nostro modello, la relazione viene prima del business.


Dopo aver trattato già diversi punti del Cowo Manifesto, oggi approfondiamo il n. 5, che introduce il tema del modello perseguito da Cowo:

 Nel nostro modello, la relazione viene prima del business.

Da quando è nata, nel 2008, la rete Cowo si è sempre orientata verso l’affiliazione di spazi con un’attività professionale non legata al coworking al proprio interno.

In altre parole, i Cowo si trovano presso prevalentemente presso un’azienda, uno studio, un professionista.

I costi fissi dello spazio sono già sostenuti dall’attività professionale esistente nel Cowo.

Questo in funzione di due considerazioni:

1 – Il modello di business del coworking, in sè, è ancora molto lontano dall’essere individuato

2 – Il fatto di avere già un’attività fa sì che gli spazi siano presidiati da un nucleo di professionisti, cosa che crea il presupposto del coworking per chi si aggiungerà poi

Il punto focale è questo:

i costi fissi dello spazio sono già sostenuti da un’attività professionale

Questo ci mette nella condizione privilegiata di non dover sostenere alcun costo con il coworking; possiamo quindi ragionare – per una volta – al di fuori delle logiche strettamente di profitto.

Ciò non significa che Cowo ignori l’importanza delle risorse economiche.

Significa – viceversa – che cerca una via per generare risorse economiche attraverso la massimizzazione delle relazioni e non la massimizzazione del profitto.

Ormai, dopo 10 anni abbondanti di progetto Cowo, abbiamo tutti capito come la ricchezza (anche economica) del coworking non stia nella pratica del coworking in sè, ma nelle relazioni che si attivano grazie ad esso.

“Coworking” – come dice il primo punto del Cowo Manifesto – è solo una parola.

Il valore lo generano le persone.

Qui sotto la presentazione di apertura del CowoCamp 2012, dedicato agli aspetti economici del coworking: poche slides dove si spiega come si possono generare circa 700mila euro annui (NB: il dato, aggiornato a settembre 2014, è aumentato considerevolmente rispetto a quello fornito nelle slides) con un modello che non pensa prima di tutto ai soldi, ma mette prima le relazioni.

Per quanto riguarda il CowoManifesto, è possibile approfondire i vari punti nei seguenti post, già pubblicati:

Il Cowo Manifesto è disponibile in varie lingue: ItalianoFranceseSpagnoloOlandese e Russo

Eccolo nella versione italiana:

IL MANIFESTO COWO – COS’E’ IL COWORKING PER NOI.

  1. “Coworking”, senza le persone che lo praticano, è solo una parola.
  2. Rendiamo il lavoro un’esperienza migliore, grazie alla condivisione quotidiana di spazi e conoscenze.
  3. I coworker non sono clienti. Sono professionisti che lavorano con te.
  4. Facciamo parte di una community allargata, e dialoghiamo.
  5. Nel nostro modello, la relazione viene prima del business.
  6. I nostri skill professionali sono costantemente migliorati dalla community.
  7. Non crediamo nella competizione, e questo ci rende estremamente competitivi.
  8. Il coworking gode della migliore strategia di marketing che si possa immaginare: la felicità.
  9. Il coworking è sempre l’inizio di qualcosa.
  10. “Coworking is a labour of love” (Tara Hunt)

 

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